domenica 17 dicembre 2006

Specchietti: come Scegliere quelli Giusti

Per tutte le moto o scooter con gli specchietti attaccati sul manubrio stabilire con sicurezza il tipo di attacco dello specchio da montare è abbastanza semplice e dal risultato sicuro. Innanzitutto occorre smontare uno specchio e vedere se per svitarlo gira in senso antiorario (classico filetto destro unificato) oppure se, come in rari casi, gira in senso orario (filetto sinistro). Stabilito ciò bisogna misurare il diametro della parte filettata (meglio con un calibro ma possiamo anche usare un righello preciso) e stabilire il suo valore: solitamente gli scooter montano specchi da 8mm di diametro e le moto da 10mm però è sempre bene controllare (mentre il passo per entrambe le filettature è quasi sempre da 1,25 mm). Se decidete di acquistare degli specchi originali di ricambio non dovrete eseguire nessuna misura in quanto sono identici agli originali mentre se volete montare degli specchi universali o speciali basterà seguire la procedura sopra descritta: c'è da sottolineare come quasi tutti gli specchi universali da moto abbiano filettatura destra 10 x 1,25 quindi già adatta a moltissime moto senza bisogno di adattatori. Gli adattatori servono in quei casi dove le dimensioni o le filettature specchio - manubrio non sono uguali e si vuole montare ugualmente gli specchietti.
Per le moto con gli specchietti sul cupolino o sulle carene il discorso è diverso in quanto non è possibile stabilire a priori lo specchio più adatto perchè ogni casa motociclistica ha un proprio attacco. Solitamente gli specchietti non originali sono del tipo universale con un solo gambo filettato da 6mm e dotati di kit montaggio composto dallo specchio con bulloneria e piastrine: queste ultime servono per coprire eventuali fori lasciati liberi dagli specchi originali (siccome in molti casi gli specchi originali hanno l'attacco con 2 viti anzichè una). Ciao

venerdì 15 dicembre 2006

Adattatori Carena Frecce Moto

Gli adattatori carena per servono per chiudere i fori o aperture lasciati quando si sostituiscono le frecce originali con le frecce universali di vario tipo. Queste ultime hanno tutte il gambo tondo da 8 mm (ecco perchè sono universali) mentre le frecce originali hanno vari tipi di attacchi a seconda della moto e della marca: quando vengono sostituite rimangono degli antiestetici fori o aperture sulle carene delle moto i quali possono essere chiusi tramite gli specifici adattatori. Sono disponibili per quasi tutti i modelli di moto più diffuse ed ogni marca - modello ha i suoi specifici: l'utilizzo è semplicissimo, si infila la freccia nel primo adattatore, si appoggia il tutto sulla carena (dopo aver smontato la freccia originale), si infila l'altro adattatore nella parte interna della carena facendolo entrare sul filetto della freccia ed infine si avvita il dado della freccia bloccando il tutto. Avremo così un'estetica perfetta grazie alle nuove frecce e agli adattatori dedicati. Per alcune moto si possono montare anche sul posteriore, problema che non sussiste nel caso di sostituzione del portatarga in quanto quest'ultimo non ha mai bisogno di adattatori frecce. Ciao

domenica 10 dicembre 2006

Tutto sugli Stabilizzatori Manubrio (o "contrappesi")

Gli stabilizzatori manubrio (detti anche "contrappesi") sono la parte terminale del manubrio di quasi tutte le moto moderne e anche di molti maxi-scooter e moto semirecenti. La loro funzione iniziale era quella di stabilizzare il manubrio alle alte velocità eliminando le vibrazioni sullo stesso. Nelle moto moderne questa funzione è venuta meno, infatti su molte moto troviamo degli stabilizzatori in ferro dal peso consistente ma dall'utilità minima: se vengono tolti e sostituiti con dei modelli in lega leggera adeguatamente costruiti (con un risparmio di peso di circa il 75% su molti modelli) la lori funzione stabilizzatrice rimane uguale. Questo perchè con la tecnologia attuale i gruppi forcella-manubrio sono già bilanciati perfettamente tra di loro e lo stabilizzatore manubrio assume una funzione del tutto marginale (tant'è che su vari modelli si può provare anche ad eliminarli completamente senza notare differenze). Su questi modelli lo stabilizzatore serve per completare la parte terminale del manubrio (anche esteticamente oltre che per mantenere le manopole su alcuni modelli) e per essere il primo punto d'appoggio dello stesso in caso di caduta preservando la struttura. La loro sostituzione avviene quindi principalmente per un fattore estetico e di risparmio peso: i modelli in lega leggera sono disponibili in vari colori anodizzati dall'estetica accattivante e dal costo contenuto, permettendo un notevole risparmio di peso e di ingombri rispetto agli originali.
C'è da sottolineare che esistono 2 grossi gruppi di stabilizzatori divisi in base al tipo di attacco che sfruttano per l'accoppiamento col manubrio: ad espansione o specifici a vite.
I primi sono del tipo universale e per installarli si sfrutta una vite che fà espandere un gommino il quale aumentando di diametro rende incastrato lo stabilizzatore all'interno del manubrio. I secondi sono invece progettati specificatamente per ogni moto in quanto ogni casa o modello ha un attacco stabilizzatore - manubrio diverso: la parte posteriore dello stabilizzatore è lavorata con macchine CNC per adattarsi perfettamente al manubrio e avvitarsi direttamente nella filettatura dello stabilizzatore originale. La differenza tra i 2 modelli stà quindi nel tipo di accoppiamento col manubrio e dalla forma dello stesso: ovviamente quelli ad espansione sono soggetti a svitamenti accidentali dovuti alle vibrazioni, al tempo e ad altri fattori esterni mentre quelli specifici a vite non hanno assolutamente questo problema. Quindi, ove disponibili per la propria moto, consiglio sempre il modello a vite. Ciao

sabato 9 dicembre 2006

Cavalletti Alzamoto: Funzioni e Scelta del Modello

I cavalletti alzamoto sono lo strumento indispensabile per eseguire i lavori sulle moto moderne, in quanto sono sprovviste di cavalletto centrale o, nei rari casi in cui c'è, non è abbastanza robusto per lavorarci sopra. Tra i vari lavori eseguibili con i cavalletti alzamoto ci sono l'ingrassaggio catena, la sostituzione gomma posteriore ed anteriore, il controllo livelli liquidi, ecc. Sono inoltre la soluzione ideale per il parcheggio negli spazi stretti (tipo box) in quanto la moto rimarrà in posizione verticale e per la sosta invernale in quanto si scongiura il rischio di ovalizzazione delle gomme tenendola alzata. Sul mercato esistono principalmente 2 tipi di cavalletti: gli anteriori ed i posteriori che a loro volta si suddividono in base al tipo di supporto che utilizzano. Non esiste nessuna tabella applicativa a seconda del modello di moto in quanto i cavalletti sono universali, perciò è importante capire qual'è il modello giusto per la propria moto. Per il posteriore esiste il modello a forchetta (che và ad agganciarsi sugli appositi supporti da avvitare sul forcellone nel caso in cui sia predisposto con i fori filettati) o il modello in gomma che và ad appoggiarsi sotto il forcellone, per tutte le moto sprovviste di attacchi per i supporti cavalletto. Per il modello anteriore esistono gli attacchi a perni (che vanno ad inserirsi nei fori/fresature presenti su molte forcelle alla base degli steli) o il modello con supporti in gomma da appoggiare sotto le pinze freno. Vi ricordo di usare sempre il cavalletto anteriore solo dopo aver attaccato il posteriore, per evitare il ribaltamento della moto stessa. Ciao

venerdì 8 dicembre 2006

Facciamo Chiarezza sull'omologazione dei Portatarga

Da quello che si legge e si sente in giro c'è una gran confusione su cosa voglia dire "portatarga omologato". Leggo che alcuni lo montano e vanno sul sicuro perchè gli hanno detto che è omologato, altri che hanno fantomatici fogli di omologazione, ecc... Io parlo per esperienza perchè dove lavoro io facciamo portatarga per moto e conosco bene la legislazione (visto che abbiamo rapporti con ingegneri della Motorizzazione Civile di Milano) e la realtà della strada: il portatarga moto NON è un particolare soggetto ad omologazione. Il codice della strada stabilisce solo dei parametri cui il portatarga deve rispettare (per esempio non deve superare i 30 gradi di inclinazione rispetto al suolo, deve essere montato all'interno dell'alloggiamento originale, non deve essere a meno di 20cm da terra, deve mantenere i dispositivi di segnalazione originali o di tipo omologato, ecc...). Riassumendo non può esistere nessun certificato d'omologazione ed inoltre per stare tranquilli anche con le forze dell'ordine basta montare luce targa omologata, frecce omologate e targa non inclinata oltre i 30 gradi (ovviamente il tutto sul portatarga specifico che sfrutta l'alloggiamento originale). Nessun agente, se rispettate questi parametri ed il portatarga sfrutta l'alloggiamento originale (ossia è attaccato dove c'era l'originale e non di fianco tipo Harley), potrà farvi mai una multa e se ve la fà potete contestarla immediatamente facendo ricorso alla normativa europea 1999/26/CE. Concludendo diffidate da chi vi vende portatarga "omologati con certificato",al massimo vi danno un foglio che altro non è che la fotocopia del codice della strada (anche chiamato il nulla osta tecnico) dove ci sono scritte queste cose. Spero di esservi stato utile. Ciao

Presentazione

Ciao a tutti, io sono Alessandro della MotoShopItalia, negozio online che si occupa della vendita di accessori, ricambi e parti speciali per moto e scooter. Abbiamo deciso di aprire questo blog per aiutare tutti i motociclisti, gli scooteristi e i semplici appassionati a comprendere meglio alcune norme legislative, come si montano i ricambi e gli accessori, le differenze tra un modello o una marca e qualsiasi argomento riguardi il settore portando la nostra esperienza di "addetti ai lavori". Spero troviate utili le nostre informazioni e che ci forniate i vostri commenti in merito. Ciao buona lettura!!! Alessandro